Bruno Mondadori, collana “Testi e Pretesti”
La ricostruzione del mondo attraverso le immagini: un percorso forse non senza implicazioni. E qualche rischio…
“L’apparecchio” al di la della “Macchina”, protagonista vero all’interno di una società post-industriale, diventato dominante e preponderante sull’uomo, senza altro scopo se non quello di accrescersi e migliorarsi all’infinito.
Fotografi, portati a spasso dalla loro fotocamera. Perchè no?
La relazione tra realtà e fotografia, nella visione del filosofo tedesco Vilém Flusser, studioso del linguaggio e della cultura dell’immagine, passa attraverso un’osservazione del fenomeno originale, per taluni, probabilmente, sorprendente. Quale spazio può avere la libertà del fotografo o di chi osserva un’immagine?
Se non è la tecnica l’unico tema che vogliamo approfondire (e certamente, nella Gabbia Armonica non è così), un testo che non può mancare, nella libreria di chiunque abbia l’aspirazione ad un approccio consapevole, o che semplicemente voglia gettare lo sguardo qualche metro oltre…
Testo dei primi anni ’80, “Per una filosofia della fotografia” si rinnova e si rigenera con forza ancora più sorprendentemente attuale, proprio oggi, in epoca digitale.
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- 117 pagine