Ci sono foto che hanno un mood talmente particolare e non del tutto subitaneamente identificabile. Spesso sono proprio quelle foto che avvincono, accendendo un immaginifico peculiare; quello che ciascuno di noi porta con se dentro di sé.
Nostalgia è la prima cosa che mi suggerisce questa foto: nostalgia di un passato fanciullesco che più non appartiene a quelle spalle chine un tantino sconfitte dal tempo. Una nostalgia di un sogno che volava alto ma che, nel tempo, ha perso le sue ali oramai divenute troppo pesanti per osare di sfidare un cielo che appare lontano.
Permane in una silente attesa un anelito che vive in quello sguardo che insegue quelle giostre perso in un’utopia che reca in sé l’orma di un poetico esistere in attesa di rivivere quel volo, quel tempo che è stato e più non è.
di Michela Checchetto
La Gabbia Armonica, 2017
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